I musei della Grande Guerra

Musei della Grande Guerra
Le raccolte storiche sulla Prima Guerra Mondiale,
dalle principali collezioni pubbliche alle piccole esposizioni private

A cura di Alessandro Gualtieri e Giovanni Dalle Fusine

© 2012 Ledizioni LediPublishing
Via Alamanni 11 – 20141 Milano – Italy
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Giovanni Dalle Fusine, Alessandro Gualtieri
Musei della Grande Guerra. Le raccolte storiche sulla Prima Guerra Mondiale, dalle principali collezioni pubbliche alle piccole esposizioni private, Ledizioni 2012
ISBN 978-88-6705-036-9 – versione epub

Informazioni sul catalogo e sulle ristampe: www.​ledizioni.​it

Indice Generale

Prefazione
Introduzione
Ringraziamenti e citazioni
Per far conoscere il vostro museo
Indice dei Musei per Regioni e Province
Appendice: Musei stranieri

Prefazione

È con vero piacere che accolgo l’invito degli autori ad introdurre questo loro ultimo lavoro, destinato a far meglio conoscere i musei militari e di guerra distribuiti sul territorio nazionale. Museo, «Muséion», luogo sacro alle Muse; nome dato ad un edificio di Alessandria d’Egitto, che all’epoca di Tolomeo II Filadelfo conteneva oggetti d’arte, manoscritti e documenti meritevoli di conservazione. La Musa, l’ispiratrice che da tempo guida Dalle Fusine e Gualtieri viene dall’Altipiano di Asiago, terra di scontri cruenti tra austriaci e italiani nella Prima Guerra Mondiale, e terra di «recuperanti». Ma viene anche dal Monte Grappa, dove gli affossamenti sul terreno ancora ci ricordano i duelli d’artiglieria, dallo Stelvio con i suoi ghiacciai mai domi di restituire le spoglie di Alpini e Jager, o dal Carso con le sue doline tristemente insanguinate. Scopo di tali musei è perpetuare ed esaltare le tradizioni e le glorie degli eserciti attraverso la raccolta, lo studio e l’illustrazione dei documenti e cimeli che attestino e dimostrino l’opera svolta in guerra dai reparti delle Forze Armate, e degli episodi di valore di singoli eroi militari. Questi musei, grandi e piccoli, e quelli sorti nelle zone di guerra, raccolgono e custodiscono un tesoro inestimabile di superstiti memorie pregne di grande valore morale. La curiosità e l’interesse che suscitano nel visitatore, anche casuale, si traducono in uno stimolo a conoscere meglio la nostra storia gloriosa, fortunata o sfortunata, attraverso l’esposizione di «quanto resta». I guerrieri, i legionari, i volontari, i soldati, i fanti, gli artiglieri, i bersaglieri, gli alpini….. di tutte le guerre, vengono «richiamati» dall’oblio, attraverso cimeli e documenti di ogni genere, custoditi con amore. I due autori ci presentano in bell’ordine, schierati come ad una parata, dozzine di siti museali tematici. Ci offrono per la «rassegna» questi luoghi che illustrano la storia di ieri, ma anche quella più recente, perché la contesa tra gli uomini in armi non è cessata dopo i grandi conflitti mondiali del secolo scorso. L’umanità che fece questa storia se né dipartita per raggiungere la schiera dei più e ci ha lasciato i resti delle proprie armi, a partire dalla freccia con la punta di silice, alla lancia, alla spada, alle armi da fuoco, agli strumenti bellici più complessi, alle uniformi sbiadite, a quanto rimane del ruvido panno che vestiva il soldato. Oggi col trascorrere del tempo, non è più l’uomo che porta l’arma, ma è l’arma che porta l’uomo; il cimelio, dalla scheggia della granata, alla gavetta o all’elmetto forato dal «cecchino», diventa sempre più grande e importante, non basta più la saletta o la teca museale, occorre l’ampio edificio e aree sempre più vaste, dove possono trovar posto il carro armato, l’aereo, i complessi d’arma, le rampe di lancio diventate rapidamente obsolete. L’amore per il nostro passato glorioso, lo spirito di corpo, le iniziative pubbliche o private, l’interessamento delle autorità culturali, rendono le strutture museali sempre più accoglienti e funzionali. A ciò si aggiunge la perizia per la conservazione dei curatori, che così facendo divulgano la cultura del ricordo con scritti, convegni e studi. A dalle Fusine e Gualtieri, perciò, vada la nostra gratitudine per l’ordinata illustrazione della materia raggiunta con la presente pubblicazione, che traccia una grande mappa nazionale delle esposizioni permanenti, arricchendo di nuovi interessi gli itinerari turistici della nostra Italia.

Roma, marzo 2009
Gen. C. di A. Enzo Climinti Nicolussi
Membro della Società Italiana di Storia Militare
Ispettore «Onorario» del Ministero dei Beni Culturali

Introduzione

Decine di musei, raccolte importanti che usufruiscono del finanziamento tanto di piccole Amministrazioni Comunali, quanto di Enti pubblici a livello provinciale e regionale; esigue esposizioni con pezzi ricercati, a volte rari, frutto della passione di singoli esperti, curatori di una memoria legata alla Grande Guerra. È questa, oggi, una delle realtà legate al Primo Conflitto Mondiale. Battaglie epiche combattute con mezzi innovativi, mentre l’umanità doveva ancora recepire veramente i cambiamenti illuminati e stravolgenti della Rivoluzione Industriale. Tutto riprende vita nelle sale illuminate al neon, con esposizioni permanenti o musei all’aperto, dove il visitatore attento scorge la forza distruttiva degli esplosivi, la dolcezza infranta trascritta sulle cartoline spedite in franchigia dalla prima linea, la ricostruzione delle trincee che per mesi fu la casa dei soldati al fronte. A distanza di quasi un secolo, nel silenzio trasparente delle vetrine si riflettono gli oggetti, essi ci parlano e raccontano di scontri sanguinosi allarma bianca, di maschere antigas che nascondevano le lacrime provocate dalla paura di morire, i tanti sguardi persi nel vuoto di chi ha dato tutto nella speranza di non essere dimenticato col passare degli anni. Presso Mausolei e Ossari riposano le spoglie mortali di chi ha servito sotto le proprie bandiere. Se è vero che il Milite Ignoto tumulato tra le pietre dell’Altare della Patria, o sotto il parigino Arco di Trionfo, è il simbolo di una nazione in ginocchio per quasi un lustro, è altrettanto vero che armi e buffetterie, elmi e divise, gavette e scarponi chiodati sono il corredo di milioni di soldati senza un nome preciso. Se il cannone e il piombo hanno disperso una intera generazione, ad ogni museo va il merito di aver raccolto quanto restava di quelle masse, i pezzi catalogati e ben curati sopravvivranno ora alla tristezza di chi nel lutto ha perso figli, mariti e fratelli. Si tratta di una memoria materiale, d’accordo, ma per chi come noi, nati a cavallo del secondo millennio, della guerra ha solo la concezione sfocata e irreale proveniente da una conoscenza superficiale, o nel migliore dei casi frutto di vaghi ricordi del nonno, quei documenti arrugginiti diventano essenziali per mantenere il contatto tangibile con la storia passata. Quando iniziammo il censimento mai avremmo pensato di trovarci di fronte ad una schiera sì grande di collezioni, man mano che le schede si accumulavano sul tavolo di lavoro ci si è resi conto di una realtà museale che non ha eguali fuori dai confini italici. Un centinaio di raccolte ed esposizioni distribuite dalle Alpi alla Calabria, migliaia di didascalie esplicative rappresentano la più ampia fonte sul periodo bellico da tutti ben noto come 1915 – 1918, anche se i musei del Trentino e zone limitrofe identificano il periodo con «guerra 1914-1918». Si tratta di un bacino immenso di dati a cui gli storici possono far riferimento, un patrimonio culturale che per volume supera l’etnografia e compete irriverentemente con le più effimere gallerie d’arte, dove ad essere esaltata è la bellezza di quadri e sculture. E alla presente guida non si guardi come punto d’arrivo, essa ha il compito di levarsi a solida ed esaustiva base di partenza per un viaggio didattico-turistico a ritroso nel tempo, tra i meandri di quella che fu la prima vera conflagrazione post-risorgimentale, ricca di mezzi ma povera di razionalità, in quanto non rivolta a salvaguardare l’uomo, piuttosto alla conquista di monti e valli. D’altronde si sa, è nell’indole umana distruggere per creare. Fondamentale perciò è questo «punto di ripristino» donde progredire guardando avanti, con l’esperienza di chi ci ha preceduto, facendo tesoro dei sacrifici stoici, voluti o subiti che fossero. Encomiabile l’intento dell’editore Nordpress, che da tempo si è fatto portavoce della letteratura dedicata alla Grande Guerra, un filone che alcuni decenni fa sembrava aver esaurito la vena di interesse ad esso legata, ma oggi torna alla ribalta rispondendo alla sete di sapere anche dei non «addetti ai lavori». L’opera di censimento finalmente copre tutto il territorio, colmando la lacuna dei precedenti lavori sempre limitati al Nord Italia e alle collezioni maggiori, e non poteva essere altrimenti dato che le tracce di chi ha combattuto sono ancora reperibili ovunque, dai campi di battaglia degli Altipiani e del Carso, alle soffitte polverose d’oltre Pò, donde qualcuno ha tolto l’elmetto dell’avo e la sua sbiadita foto in bianco e nero, per esporla alla pubblica ammirazione, a perpetuo ricordo. Infine, l’assenza di alcune importanti realtà museali non è da imputarsi all’imperizia del lavoro svolto dagli autori, bensì alla dichiarata decisione di non apparire e non divulgare informazioni, altresì intese per la pubblica fruizione, delle stesse realtà mancanti. Nonostante le reiterate richieste ufficiali degli autori e l’indubbio, crescente interesse del grande pubblico, alcuni musei hanno forse preferito limitare la propria notorietà, relegare le proprie collezioni al rango di raccolte private inaccessibili e concedere all’oblio la loro intrinseca e inestimabile memoria storica.
Decisione, a dir poco, discutibile. Nota Bene: In ciascuna scheda, relativa alle varie realtà museali, appaiono esclusivamente i dati effettivamente trasmessi agli autori della guida, in seguito alla compilazione di un apposito questionario che è stato inviato a tutti i musei citati. I dati mancanti (non comunicati) di ogni questionario (es.: Costo del biglietto, Sconto per comitive, Sito Internet, ecc.) non sono pertanto stati pubblicati.

Ringraziamenti e citazioni:

Gli autori ringraziano tutti gli Enti, gli Assessorati alla Cultura comunali e provinciali e Uffici di Promozione Turistica che hanno contribuito alla stesura della presente guida, rispondendo con solerzia alle richieste di informazioni. Gli autori inoltre esprimono riconoscenza per la fattiva collaborazione a:
Gen. C. di A. Enzo Climinti Nicolussi,
Gen. C. di A. Luciano Luciani,
Col.M.B.V.M Stefano Basset,
Giancarlo Albertin,
Alessio Bellotto,
Walberto Bortoloso,
Sara Guerini,
Mauro Marchi,
Ettore Morandi,
Orazio Sgarlata,
Cristina Spagliardi,
Maurizio Tentor,
Maurizio Tome,
il Centro Studi Informatico La Grande Guerra (www.​csi​gran​degu​erra.​it),
il sito Internet www.​lag​rand​egue​rra.​net.
Una menzione particolare va ai tanti privati raccoglitori di reperti che hanno fatto della propria passione per il collezionismo un valido punto di riferimento verso quanti intendono conoscere la Grande Guerra attraverso oggetti e documenti, portando alla pubblica fruizione quanto incamerato in lunghi anni di ricerche.

Per far conoscere il vostro museo

Per far conoscere il vostro museo o per comunicare variazioni relative alle informazioni pubblicate, contattate gli autori di questa guida, Alessandro Gualtieri e Giovanni Dalle Fusine, visitando il sito Internet:
www.​lag​rand​egue​rra.​net
o utilizzando il seguente indirizzo di posta elettronica:
censimento musei@​lag​rand​egue​rra.​net
L inserimento nella prossima edizione di questa guida non comporterà alcuna spesa per le realtà museali che vorranno essere menzionate. L’inserimento sarà tuttavia concretizzato a discrezione degli stessi autori e dell’editore.

Indice dei Musei per Regioni e Province

N.B. I servizi e gli orari contemplati nel presente volume sono aggiornati all’inverno 2008/9, si consiglia comunque di contattare telefonicamente le singole realtà museali prima di programmare la visita.

Piemonte

Provincia di Torino
Torino – Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino
Finestrelle – Fortezza di Fenestrelle
Bardonecchia – Forte Bramafam
Pinerolo – Museo Storico dell’Arma di Cavalleria
Provincia di Asti
Grazzano Badoglio – Museo Storico Badogliano
Prov. di Vercelli
Biella – Museo Biellese degli Alpini

Lombardia

Provincia di Milano
Palazzolo Milanese – Museo Storico del Combattente
Prov. di Bergamo
Scanzorosciate – Collezione privata Oscar Barcella
Provincia di Brescia
Capovalle – Museo reperti bellici e storici
Darfo Boario Terme – Museo degli Alpini
Gardone Riviera – Museo della Grande Guerra c/o Vittoriale degli Italiani
Salò – Museo Storico del Nastro Azzurro
Provincia di Pavia
Pavia – Museo della Vita Quotidiana e della Grande Guerra
Provincia di Lecco
Colico – Forte Montecchio
Provincia di Sondrio
Passo dello Stelvio – Museo Storico Carlo Donegani
S. Nicolò di Valfurva – Museo Vallivo di Valfurva

Veneto

Provincia di Belluno
Alano di Piave – Museo Civico Storico Territoriale
Auronzo di Cadore – Rifugio A. Bosi – m. 2205
Belluno – Museo Sacrario del 7° Reggimento Alpini
Comelico Superiore – Museo della Cultura Alpina del Comelico
Cortina d’Ampezzo – Museo all’aperto della Grande Guerra del Sasso di Stria
Museo all’aperto della Grande Guerra delle Cinque Torri
Museo all’aperto della Grande Guerra sul Piccolo Lagazuoi
Cortina d’Ampezzo – Museo Forte Tre Sassi
Falcade – Museo della Guerra «A chi e Perché»
Pieve di Livinallongo- Museo Storico del Col di Lana «Carlo Ragnes»
Rocca Pietore – Centro Studi e Mostra Permandente dei Reperti
Sappada – Il Piccolo Museo della Grande Guerra
Vas – Museo Storico del Piave «Vincenzo Colognese»
Rocca Pietore – Museo del recuperante – Guerra 1915-18
Prov. di Padova
Due Carrare – Museo dell’Aria e dello Spazio
Padova – Museo della III Armata
Padova – Piccolo Museo Alpino «Custodi della Memoria»
Prov. di Rovigo
Badia Polesine – Museo Civico A.E. Baruffaldi
Prov di Treviso
Crespano del Grappa – Museo del Sacrario Militare di Cima Grappa
Crespano del Grappa – Museo della Grande Guerra e Centro di Documentazione sul Grappa
Crocetta del Montello – Museo della Grande Guerra e del ‘900
Maserada sul Piave – Museo Storico della Grande Guerra
Nervesa della Battaglia – Museo Storico Militare del Montello
S. Biagio di Callalta – Museo dei Soldati della Battaglia
San Zenone degli Ezzelini – Piccolo Museo della Guerra ed Etnografico
Vittorio Veneto – Museo della Battaglia
Prov. di Venezia
San Donà di Piave – Museo della Bonifica
Venezia – Mestre – Museo Storico Militare di Forte Marghera
Prov. di Vicenza
Asiago – Museo all’aperto della Grande Guerra sul Monte Zebio
Asiago – Museo della Battaglia dei «Tre monti»
Asiago – Museo Storico Militare del Sacrario
Bassano del Grappa – Museo degli Alpini
Montecchio Maggiore – Museo delle Forze Armate. Armi ed equipaggiamenti
Recoaro Terme – Museo della Vita del Soldato nella Grande Guerra
Treschè Conca di Roana – Collezione Rovini
Treschè Conca di Roana – Forte di Punta Corbin
Canove di Roana – Museo Storico della Guerra 1915-1918
Solagna – Piccolo Museo 1915-1918 «Roberto Favero»
Sossano – Museo della Civiltà Rurale e Artigiana del Basso Vicentino «Storia, Memoria»
Valli del Pasubio – Museo della Prima Armata
Salcedo – Museo della Grande Guerra «Per non dimenticare»
Provincia di Verona
Peschiera del Garda – Museo della Palazzina Storica

Trentino – Alto Adige

Provincia di Bolzano
Bolzano – Museo della Società Storica della Grande Guerra
Provincia di Trento
Trento – Museo G. Caproni
Trento – Museo Storico in Trento
Trento – Museo Nazionale Storico degli Alpini
Bersone – Museo della Grande Guerra nelle Giudicarie
Borgo Valsugana – Mostra Permanente della Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai
Canazei – Museo della Guerra 1914 – 1918
Caoria – Mostra Permanente della Grande Guerra nel Lagorai 1914-1918
Lavarone – Forte Belvedere «Werk Gschwent»
Pejo – Museo di Pejo. 1914-1918 «La guerra sulla porta»
Rovereto – Museo Storico Italiano della Guerra
Spiazzo Rendena – Mostra Museale della Guerra Bianca Adamellina
Vermiglio – Museo della Guerra Bianca di Vermiglio
Ziano di Fiemme – Collezione di Cimeli del Rifugio Cauriol

Friuli Venezia Giulia

Provincia di Udine
San Daniele del Friuli – Sala Esposizione Cimeli Storici Militari
Palmanova – Civico Museo Storico
Tarvisio – Museo Storico Militare delle Alpi Giulie
Timau – Museo Nazionale della Grande Guerra Timau
Udine – Museo della Brigata Alpina Julia – «Sala della Rimembranza»
Provincia di Gorizia
Gorizia – Museo della Grande Guerra (Musei Provinciali di Gorizia)
Fogliano Redipuglia – Comprensorio Difensivo «Dolina dei Bersaglieri»
Monfalcone – Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone
Sagrado – Museo del Monte S. Michele
Provincia di Trieste
San Dorligo della Valle – Museo Zenobi
Trieste – Civico Museo di Guerra per la Pace «Diego de Henriquez»

Emilia Romagna

Provincia di Modena
Modena – Museo del Combattente
Provincia di Ravenna
Lugo – Museo Francesco Baracca

Liguria

Provincia di Genova
Savignone – Museo degli Alpini

Lazio

Provincia di Roma
Roma – Museo Storico dei Bersaglieri
Roma – Museo Storico dei Granatieri
Roma – Museo Storico della Fanteria
Roma – Museo Storico della Guardia di Finanza
Roma – Museo Storico della Motorizzazione Civile e Militare
Bracciano – Museo Storico dell’Aeronautica Militare

Calabria

Catanzaro – Museo Storico Militare «Brigata Catanzaro»

Puglia

Bari – Museo Storico Civico

Sicilia

Provincia di Ragusa
Chiaramonte Gulfi – Museo di Cimeli Storico Militari

Sardegna

Provincia di Olbia Tempio
Tempio Pausania – Raccolta Ornitologica «Generale Francesco Stazza»
Sassari – Museo Storico della «Brigata Sassari»

Appendice: Musei stranieri

Slovenija

Kobarid (Caporetto) – Kobariski muzej